«La
competizione che ebbe per me una elevata importanza sia sul piano umano è
stata il meeting internazionale su pista a Helsinky,
in Finlandia»
Erano presenti i piu grandi atleti del mondo con i migliori tempi e il nostro
Luigi fu chiamato a rappresentare l'Italia e lo farà egregiamente conquistando
il 4° posto nei 5000 metri in 13:23.0 migliorando
di quasi 20 centesimi il record personale.
«Venimmo in contatto diretto con la scuola di fondo Finlandese che con
Viren e Vatainen
dominavano la scena mondiale, un esempio vincente da seguire. La novita in
termini di allenamento era quella di eseguire lunghe serie di balzi brevi,
un pò come fanno i velocisti o i saltatori, che avrebbero prodotto
come risultato, secondo i finnici, ottimi effetti sulla resistenza
e soprattutto sulla forza elastica: non l'avessi
mai fatto, queste continue sollecitazioni sulle articolazioni, invece, in
breve tempo mi provocheranno diversi infortuni e guai, pregiudicando la mia
partecipazione alle Olimpiadi.»
Successivamente, secondo la stampa sportiva dell'epoca, si saprà che
il vero
segreto di quella scuola Finlandese era la pratica metodica e scientifica
della "autoemotrasfusione", cioe la ossigenazione in laboratorio
del sangue dell'atleta per poi essere reinserito poche ore prima della gara
arricchito cosi di ossigeno ed emoglobine "super". La polemica su
questa pratica sleale provocò uno tra i primi grandi scandali sul "doping"
sportivo che prima di allora non aveva intaccato questo sport. Ricordiamo,
per la cronaca, il caso Maninka", per l'appunto Finlandese e il nostro
Alberto Cova, quest'ultimo denuncio il fatto riconducendolo a motivo dei suoi
exploit e record, ritrattando conseguentemente.
«L' Atleta per cosi dire naturale è un'atleta
che fa onore allo sport e rispetta se stesso, i risultati sono piu faticosi
e meno repentini da raggiungere ma 
duraturi
e costanti. Non so bene se il mio modo di pensare possa confrontarsi con il
pensiero moderno della "vittoria ad ogni costo e con qualsiasi mezzo"
ma è l'unica strada che posso consigliare a chiunque intraprende la
carriera sportiva professionistica o amatoriale».
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